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GIOVEDÌ 31 LUGLIO

ORE 21.00

CASTELLO SFORZESCO, MILANO

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Un uomo solo in scena. È un detenuto, condannato all’ergastolo, rinchiuso da anni tra le mura di un carcere che è più mentale che fisico. Non ha nome, non ha tempo. Il suo corpo è recluso, ma la sua mente è in moto continuo: pensa, osserva, legge, ascolta l’eco di un mondo esterno che cambia troppo in fretta, e quasi sempre in peggio. Il monologo si snoda come un flusso interiore, a tratti lucido, a tratti delirante, ma sempre profondamente umano.

In uno spazio spoglio, il protagonista riflette sulla condizione dell’uomo contemporaneo, spaesato e disorientato, prigioniero anch’esso di meccanismi sociali che opprimono, consumano, anestetizzano. Il carcere diventa metafora e specchio del mondo là fuori: un’umanità chiusa nei propri individualismi, condannata a inseguire libertà apparenti, mentre si rinchiude sempre più in paure, giudizi, conflitti, algoritmi.

Attraverso una lingua tagliente, cruda ma poetica, l’uomo racconta la propria storia e insieme quella collettiva. Parla di giustizia e vendetta, di solitudine e memoria, di tempo che si ferma e tempo che corre troppo. Si interroga sul senso della pena, sul confine sottile tra colpa e responsabilità, tra dentro e fuori, tra chi è “libero” e chi non lo è.

Il monologo non cerca assoluzioni né pietà, ma apre spazi di riflessione. La sua voce, sepolta ma viva, costringe lo spettatore a guardarsi dentro, a confrontarsi con la propria “cella” interiore e con la realtà esterna, sempre più simile a un’enorme prigione invisibile. E forse, tra le righe del racconto, si affaccia una domanda: chi è davvero il prigioniero?

Biglietteria in loco la sera dell'evento; ingresso costo € 15,00; prenotazione consigliata. 

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Le Crisalidi Società Cooperativa Sociale

Piazza della Repubblica 19, Milano (MI) 

Tel. 333 6703669

Tel. 339 2725157

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